Il territorio
Il clima e il suolo
Tra il Tagliamento e le lagune, quasi a lambire il mare, si espandono le Aziende Agricole fondate dal Dott. Domenico Toniatti Giacometti; il mais, la soia, la bietola, il grano, il fieno e, soprattutto, la vite vengono coltivati da decenni su terreni difficili ma generosi; la tessitura prevalentemente franco-limosa tende all’argilloso nelle zone destinate alla coltura della vite.
L’Adriatico mitiga il freddo invernale e le estati asciutte consentono una coltura del vigneto ottimale che si protrae, con successo, da oltre cinque lustri.
Accanto alla tradizionale viticoltura sono presenti le forme di coltivazione più attuali: dai sistemi espansi, che esprimono sapori e profumi antichi, alle viti minute che affidano la qualità ai pochi grappoli per pianta. Si coltivano così il tradizionale Tai e Merlot e i più recenti e giovani Pinot Grigio, Chardonnay, Sauvignon, Pinot Bianco, Traminer, Verduzzo, Prosecco, Cabernet franc e Refosco.
Vigneti e vitigni
L’evoluzione delle tecniche viticole e il cambiamento delle richieste del mercato hanno influito sulle scelte di lavorazione della vite nel corso degli anni, per questo motivo all’interno dell’azienda Toniatti Giacometti troviamo diverse forme d’allevamento, differenti cloni e sesti d’impianto: si è passati dal sistema -casarsa- altamente produttivo e poco meccanizzabile alle più attuali forme di potatura alla Sylvoz e cordone speronato, più meccanizzabili e atte a produrre uva di qualità.
I cloni usati sono differenti in quanto sono presenti viti di varia età, da vigneti di oltre quaranta anni fino agli ultimi piantati tre anni fa con cloni nuovi e maggiormente vocati al tipo di suolo su cui vengono piantate le viti.
Si è inoltre aumentata la densità di piante per ettaro passando da 1500 a 3000 e più viti per ettaro consentendo così di produrre meno uva per ceppo con conseguente aumento delle qualità del frutto.